Capo iconico, tanto pratico quanto moderno, la felpa Death Rider, con o senza cappuccio, è sempre di moda. La felpa è un indumento democratico, dalle origini umili, ma che presto è diventato un elemento della vita quotidiana. Un pezzo che non conosce età e che si usa dall’infanzia all’età adulta. Ci sono felpe di diversi materiali e in diverse elaborazioni: dal cotone alla lana al pile, industriali e artigianali, con cerniera, a collo tondo, a collo alto, oversize e haute couture.
Ma come è nata la felpa, qual è la storia della felpa?
Felpa Death Rider: una breve storia della felpa
Dalle sue origini, si dice spesso che la felpa è nata come un capo d’abbigliamento da lavoro tecnico, pesante ma comodo. All’azienda americana Champion viene attribuita l’invenzione della felpa con cappuccio, progettata per soddisfare le esigenze dei lavoratori che dovevano lavorare all’aperto, cioè in condizioni climatiche sfavorevoli e a basse temperature. Così, la prima felpa con cappuccio che copriva la testa dalle intemperie fu creata dalla Champion nella decade del 1930.
In realtà, la storia della felpa con cappuccio ha avuto origine una decina di anni prima, quando Bennie Russell fece fare nella fabbrica di famiglia in Alabama dei maglioni comodi e traspiranti per giocare a football, usando un cotone molto morbido che allora veniva usato per la biancheria intima femminile. Sulla base del successo della felpa con gli atleti, Champion ha avuto l’idea della felpa con cappuccio. Comoda e versatile, la felpa con cappuccio è diventata rapidamente un articolo di moda tra i ragazzi delle scuole superiori; le felpe con cappuccio sono diventate un articolo di moda tra i ragazzi.
Dallo sport alla vita urbana
Per esempio, sapevi che le felpe con cappuccio non erano in origine principalmente un abbigliamento sportivo? Questa assimilazione risale agli anni 30, quando gli atleti iniziarono a indossarli per proteggersi dal freddo durante gli allenamenti sotto la pioggia. Da lì è giunta in città grazie alla sua versatilità e comodità. Di conseguenza, al giorno d’oggi, è diventato un indumento essenziale.
Per molti decenni, le felpe con un messaggio sono state l’indumento feticcio delle culture urbane come l’hip-hop, gli skater, gli adolescenti e gli studenti universitari. Sempre collegata a un rivendicazione sullo stile di vita. Oggi ha conquistato le passerelle e le grandi marche di alta moda, che presentano nuovi modelli ogni stagione per attirare i consumatori.
Come capo alla moda ed elegante, l’originale felpa di cotone è diventata un accessorio con cui costruire un outfit più personalizzato. Hanno superato i confini della moda maschile, con modelli unisex e tagli più femminili.
Durante gli anni ’60 e ’70, la felpa con cappuccio è diventata l’icona di una generazione, un simbolo di anticonformismo o addirittura di ribellione sociale: dai writers (che la indossavano per coprirsi il volto mentre facevano graffiti) agli skateboarders, ai breakdancers e alla cultura hip-hop, fino ai rappers degli anni 90. La storia della felpa è, quindi, la storia dell’evoluzione di un capo tecnico, sportivo o da lavoro, in ogni caso un capo creato per scopi non direttamente legati all’industria della moda, come nel caso del jeans.
Specifiche
Il taglio della felpa Death Rider è classico e ha un elastico in vita e sui polsini per una migliore vestibilità.
Questa felpa rende omaggio all’eredità dei motociclisti con una grande stampa di un teschio.
È realizzato in pile di cotone biologico per una sensazione più morbida.
Un taglio classico che si adatta comodamente al corpo. Girocollo a coste. Maniche lunghe con polsini a coste.
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